la_cantina_dei_libri_0's reviews
292 reviews

Il negozio di musica by Rachel Joyce

Go to review page

3.0

Il romanzo è considerato una favola contemporanea e, in effetti, sono presenti tutte le caratteristiche.

Frank gestisce un negozio dove vende solo vinili a Unity Street, una via senza uscita dove ci sono: un panettiere, un negozio di articoli di fede, uno studio di tatuaggi, un'agenzia di pompe funebri, un bar e varie case. Tutti si aiutano a vicenda nel loro piccolo e cercano di andare avanti nonostante le difficoltà.

Frank ha una specie di dono, perché riesce a capire di quale canzone un cliente ha bisogno nel momento in cui varca la porta del negozio. Ognuno ha una storia e chissà qual è quella della donna svenuta davanti proprio al suo negozio. Dal momento in cui riprenderà conoscenza, Ilse ritornerà a far visita a Frank più di una volta finché lei gli chiede delle lezioni di musica. Dopo non poca titubanza Frank accetta e così ogni martedì alle 17:30 i due si incontrano per parlare di musica. Pian piano iniziano anche a conoscersi e a raccontarsi gli aneddoti più significativi della loro vita. Frank inizia a provare qualcosa per la donna. Ilse però dice che si sta per sposare, anche se si ha sempre la sensazione che la donna nasconda qualcos'altro. Oltre a questo sentimento non ricambiato, incombe un colosso del mercato che vorrebbe far chiudere i negozi della via per trasformarli in qualcosa di più moderno.

Lo stile è a tratti scorrevole e a tratti un pò lento, perdendosi in descrizioni superflue.
Il punto di vista è esterno, principalmente concentrato su Frank, con qualche eccezione di Henry - un amico della banca - e Kit - il ragazzo che lavora al negozio.
Buoni i flashback di Frank, piccole parentesi a volte malinconiche che rivelano importanti fatti del suo passato in compagnia della madre, ma avrei preferito qualche approfondimento in più su alcune questioni.

Ilse rivelerà la sua verità, creando a Frank un senso di disagio indescrivibile, dovuti anche dalla chiusura inaspettata dei negozi della via.

Il romanzo è piacevole, tiene compagnia soprattutto nei momenti di relax senza troppe pretese. Personalmente non mi ha fatto impazzire come speravo, nonostante lo abbia letto in pochi giorni, perché ero davvero curiosa su come sarebbe andata a finire.

Ci sono alcuni colpi di scena, ma leggeri.
Un pò alla volta si viene a conoscenza di qualcosa che ha caratterizzato la vita di tutti i personaggi citati.
Frank è un uomo all'apparenza forte, ma dentro di lui deve fare i conti con un passato non proprio rose e fiori. Arriverà un punto in cui sembra arrendersi e vagare per una strada indefinita, fino a quando ritornerà Ilse a sistemare la situazione.
Quando vengono menzionate le canzoni si capisce le ricerche e lo studio dietro. Nulla viene citato a caso e questo rende giustizia ai capolavori di grandi musicisti.
La parte finale è molto velocizzata - dagli anni 88-89 si arriva al 2009 in un baleno.
Ci sono momenti in cui il lettore inevitabilmente sfoggerà un sorriso, altre che lo farà storcere il naso e altre ancora porsi continue domande.

All'inizio accennavo al fatto che il romanzo è una favola modera. Le caratteristiche ci sono, perché è presente un incontro casuale, un sentimento che nasce poco a poco, delle incomprensioni, le verità rivelate, i dubbi e paure, strade che si dividono per poi ritrovarsi, il tutto condito dalla classica atmosfera sognante per arrivare al lieto fine.

I personaggi a volte li ho percepiti poco convinti nelle loro azioni. Adesso, non voglio dire che tutti dobbiamo essere decisi e coraggiosi, ma mi è apparso strano che ci fossero alcune reazioni tipiche degli adolescenti anziché da adulti maturi.

In conclusione, Il negozio di musica rappresenta un luogo dove i sogni si possono realizzare, anche dopo numerose cadute e perdite.
Un buon romanzo per chi ama la favola con un tocco di modernità e musica che ha segnato la storia.
Gli intrusi by Laura Frausin Guarino, Georges Simenon

Go to review page

4.0

Un'altra opera molto interessante di Georges Simenon.
Scritto con il suo tipico stile coinvolge il lettore dall'inizio alla fine.
La sovrana lettrice by Alan Bennett

Go to review page

4.0

Una lettura molto leggera e divertente.
Uno stile semplice, pulito e diretto che coinvolge il lettore fin dall'inizio.
Poco meno di cento pagine, un colpo di scena come finale per ottenere un libro perfetto per staccare la spina dalla frenesia di tutti i giorni.
L'Idiota by Fyodor Dostoevsky

Go to review page

Una lettura che senza dubbio comporta un certo tipo di impegno.
Alterna momenti di narrazione scorrevole a lunghe riflessioni religiose, politiche, culturali e sociali.
Lo stile molto dettagliato e i numerosi personaggi potrebbero rallentare la lettura, ma con una buona dose di pazienza e qualche trucco – come prendere appunti – possono aiutare.
Una comprensione più accurata di ogni opera di Dostoevskij è possibile grazie ai saggi o riflessioni che si possono trovare anche sul web, perché non è tanto la trama ad avere importanza, quando al significato che si cela all'interno.

Non posso dire di essere entrata pienamente in sintonia con l'opera e i messaggi nascosti, ma credo che per alcune opere, soprattutto di questo calibro, ci voglia tempo per metabolizzare il tutto.

N.B.
La valutazione di quest'opera con le stelle risulterebbe un pò superflua; quindi preferisco non dare il voto.
Il coraggio di essere idiota. La felicità secondo Dostoevskij by Igor Sibaldi

Go to review page

3.0

Un libro interessante se si conoscono bene le opere di Dostoevskij - probabilmente per chi ancora non le conosce potrebbe far storcere un pò il naso sia per non capire sia per rivelazioni importanti, ma sprona a leggerle offrendo alcune chicche utili per una comprensione più completa di quello che è considerato un pilastro della letteratura russa.

Stile semplice e scorrevole, capitoli molto brevi incoraggiano la lettura in modo calzante.
Paura di volare by Erica Jong

Go to review page

2.0

Sarò la voce fuori dal coro - me ne rendo conto - ma ho fatto fatica a leggere questo libro. Non tanto per la storia, ma quanto per lo stile. Spesso non capivo perché veniva raccontato un dettaglio e/o perdevo il filo del discorso per i troppi pensieri (ahimè, ho quale problema con i flussi di coscienza...) o per un pò di confusione nella narrazione. Per il linguaggio esplicito posso capire perché al tempo della pubblicazione abbia fatto scalpore, ma io non ci trovo nulla di eclatante. Ma siamo in tempi diversi e può piacere o non piacere un certo tipo di registro linguistico.
Quindi questo mi ha recato alcuni ostacoli per immedesimarmi a pieno nello spirito del libro.
Detto questo, stile di scrittura a parte, ho sottolineato parecchie citazioni e paragrafi che ritengo siano fonte di riflessioni. 

Concludo dicendo che il libro non mi ha fatto impazzire a causa dello stile (ma dipende da gusti personali) però ci sono tratti che ti coinvolgono e ti fanno pensare... E anche ridere, bisogna ammetterlo.
I nostri antenati by Italo Calvino

Go to review page

3.0

Devo confessare che i primi due libri - Il visconte dimezzato e Il barone rampante - mi sono piaciuti di più rispetto a Il cavaliere inesistente. Quest'ultimo mi ha lasciato un pò l'amaro in bocca.
Lo stile è abbastanza semplice anche se a volte perdevo la concentrazione per alcuni termini e/o pensieri un pò contorti.
Ad ogni modo, è una trilogia che si può benissimo leggere indipendentemente e che consiglio.

L'unico fattore negativo di questa edizione è la qualità un pò scadente. A volte l'inchiostro è addirittura assente ma fortunatamente si riesce a capire il significato.
L'arte di amare by Erich Fromm

Go to review page

3.0

Se l'amore è un'arte, allora bisogna analizzare la parte teorica e la parte pratica.
Il saggio in questione - specifica nell'introduzione - non vuole dare risposte concrete e precise, ma una ricapitolazione di alcuni aspetti già conosciuto, altri meno conosciuti, vecchi e nuovi.

Si parla di amore fraterno, materno, erotico, per sé stessi, per Dio.
Si analizza l'amore maturo e immaturo, l'amore subordinato e dominante.
L'amore è visto come una meta da raggiungere per evadere dalla solitudine, ma allo stesso tempo per renderci unici e inconfondibili in un gruppo.
Si mettere in stretto contatto amore e società, perché uno dipende dagli aspetti dell'altro.
I concetti di premura, rispetto, responsabilità sono alla base di questa arte che richiede sforzo e dedizione.
In amore si è uniti ma allo stesso tempo si è due persone separate. Non bisogna mai far prevalere un aspetto da un altro, si deve solo trovare il giusto equilibrio, affinché sia un amore maturo.

Lo stile di Erich Fromm è molto semplice e fluido. I ragionamenti sono molto collegati tra loro; il lettore deve solo portare quel giusto grado di attenzione per non perdere il filo del discorso.
È stato molto interessante analizzare alcuni aspetti e/o punti di vista dell'amore e confermare quanto questo sentimento sia ancora misterioso per certi versi.
Un punto a sfavore di questo saggio? Il fatto di analizzare solo il lato positivo dell'amore. Come tutti i sentimenti anche questo ha i suoi aspetti negativi e mi aspettavo qualche approfondimento maggiore.
In ogni caso è una lettura piacevole da fare, sia per chi ci crede o per chi vuole crederci ancora.
Nemici. Una storia d'amore by Isaac Bashevis Singer

Go to review page

4.0

Herman è un ebreo scampato ai campi di concentramento grazie alla contadina polacca Jadwiga che lo ha tenuto nascosto nel suo fienile per tre anni.
I due diventano marito e moglie, ma non sembra filare tutto liscio. Infatti, Herman ha un'amante, Masha, sopravvissuta alle atrocità della Seconda Guerra Mondiale e ai ghetti.
Herman mente ad entrambe sulla sua vita, sul suo lavoro e quando ritorna in scena Tamara, la moglie che credeva morta nei campi, la situazione si complica ancora di più.

Sembra quasi una commedia, ma l'atmosfera del dopoguerra fa cambiare totalmente idea.
Herman, infatti, è un uomo fragile. Continua a pensare a eventuali persecuzioni da parte dei nazisti e orchestra vie di scampo in caso di pericolo in modo quasi paranoico. Si percepisce la sua paura di rimanere solo, di rivivere quei terribili anni nascosto dal mondo, quindi si aggrappa con tutte le forze a tutto ciò che gli si avvicina. Ma lo fa in modo instabile, come se fosse solo trasportato dal vento, senza avere una forza propria.
Il romanzo è un un miscuglio di bugie, dubbi e azioni intrecciati grazie ad uno stile fluido costruito con una struttura ben solida dove nulla è lasciato al caso.
Il punto di vista esterno di Herman permette di far conoscere le vicende man mano che si prosegue con la lettura, cosa tutti i personaggi dovranno affrontare anche quando le loro vite si incontreranno tra loro.

"Nemici" è un romanzo di sofferenze, di speranze dubbiose, di paure e lascia l'amaro in bocca, soprattutto nel finale un pò aperto. Seguiamo da vicino chi è stato segnato maggiormente da queste atrocità e come riesce a sopravvivere, a modo loro.
È un lungo viaggio introspettivo che si insinua sotto pelle evocando emozioni contrastanti.
Ogni passione spenta by Alessandra Scalero, Vita Sackville-West

Go to review page

3.0

Quanta tristezza mi ha messo questo libro, ma la tristezza è dovuta da una riflessione. È fondamentale che una persona abbia il diritto di avere un proprio spazio per sé ed esprimersi come più ci si identifica.
Lady Slane ha passato una vita all'ombra del marito, senza mai deludere le aspettative di chi la circondava e non ha fatto altro che ubbidire, portando - letteralmente - allo spegnimento della sua passione più grande: quella di dipingere.
Alla morte del marito decide di vivere lontana dal resto della sua famiglia e crearsi un luogo tutto suo.
Il romanzo è come una lunga riflessione della protagonista e ripensamenti della vita passata.
Lady Slane ha fatto di tutto per costruire una sua immagine pubblica impeccabile, che va via via sgretolandosi alla morte del marito e si comprende il motivo per cui verso la fine sostiene il sogno di sua nipote. °
Lo stile di scrittura è abbastanza lineare e scorrevole. Nella prima parte il ritmo è un pò lento ma poi si velocizza. Mi ha suscitato un pò di tristezza è vero, ma anche la tristezza è un sentimento. E questo è uno di quei libri che ti fanno riflettere e ti spingono ad agire per il benessere proprio, per smetterla di sottomettersi al sistema e iniziare a splendere di luce propria.
Mai abbandonare le proprie passioni, mai far scemare nessun tipo di amore e mai rinunciare ad uno spazio tutto per noi stessi: è di vitale importanza per non "spegnersi".