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A review by mchl_btt
Vite che non sono la mia by Emmanuel Carrère, Maurizia Balmelli
5.0
A tutti fa paura la morte, sia quella improvvisa e inaspettata dovuta a un evento disastroso, che quella lunga e sfiancante associata a una malattia terminale. Se tutte e due queste situazioni ci spaventano per la loro imprevedibilità, allora Carrere decide di affrontarle entrambe, partendo da esperienze vissute direttamente, con tutta l'empatia che non è stata riservata a Jean-Claude Romand nell'Avversario. Anche in questo caso il libro è una spirale verso l'abisso, ma è anche un libro sulle relazioni, sull'amore, sull'amicizia, su quello che rimane dopo la morte. Come si continua a vivere dopo aver affrontato la morte di un figlio o di una madre? Forse sperando basti il qui e ora.
Preparate i fazzoletti, serviranno, ma come con qualsiasi libro di Carrere non sarete in grado di metterlo giù fino alla fine.
Preparate i fazzoletti, serviranno, ma come con qualsiasi libro di Carrere non sarete in grado di metterlo giù fino alla fine.