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A review by melanto_mori
Oggi tocca a me by Juri Di Molfetta, Luca Abbà
5.0
Questo libro è un cerchio.
Un lungo cerchio percorso in anni e che ha collezionato eventi, persone, vite, fino a trovare la sua chiusura definitiva nell'evento principale narrato in questo romanzo.
E questo enorme cerchio, che toccava tutti in un modo o nell'altro e legava tutti fino alla fine... mi è piaciuto davvero tanto.
Lo stile di scrittura è al tempo stesso metropolitano e poetico, con queste immagini che entrano ed escono piacevolmente dal sogno per mischiarsi all'asfalto e al fango. Si dà pane al pane, quando serve, e poi si sfuma tutto con questo paesaggio e questi personaggi. Anche il più piccolo e comparso di striscio ha un ruolo, ha una vita, ha una caratterizzazione che in una riga lo inquadra e trovo che questa sia una grande dote dell'autor*.
Mi è piaciuto compiere il viaggio assieme a questi ragazzi, vedere come sarebbe stato e cosa avrebbero trovato alla fine.
Questo libro è molto di parte, e già lo sapevo, e se all'inizio avevo temuto che l'essere di parte trasformasse il pretesto narrativo in uno politico, mi sono ricreduta fin da subito: perché in questo caso è il contrario; è il pretesto politico che viene trasformato in narrativo.
Se gli devo trovare un difetto - che è anche il motivo per cui non ho messo voto pieno - uno è di sicuro il fatto che...
La seconda cosa che non capisco se mi ha convinto o meno è l'elemento "sovrannaturale". Non tanto quello di Guapo, però. Cioè, ho amato il testo così com'era... eppure non so se sento una leggera insoddisfazione per quel tipo di risoluzione, come fosse un deus ex machina. Il fatto è che se non fosse stato così, non so come avrebbe potuto essere. E considerando anche il tipo di scrittura, forse non avrebbe potuto essere diversamente. Eppure persiste un po' di insoddisfazione, devo ammetterlo.
Ciò non toglie che è stata davvero una lettura migliore di quanto credessi, e con dei bellissimi disegni in accompagnamento dei capitoli.
Un lungo cerchio percorso in anni e che ha collezionato eventi, persone, vite, fino a trovare la sua chiusura definitiva nell'evento principale narrato in questo romanzo.
E questo enorme cerchio, che toccava tutti in un modo o nell'altro e legava tutti fino alla fine... mi è piaciuto davvero tanto.
Lo stile di scrittura è al tempo stesso metropolitano e poetico, con queste immagini che entrano ed escono piacevolmente dal sogno per mischiarsi all'asfalto e al fango. Si dà pane al pane, quando serve, e poi si sfuma tutto con questo paesaggio e questi personaggi. Anche il più piccolo e comparso di striscio ha un ruolo, ha una vita, ha una caratterizzazione che in una riga lo inquadra e trovo che questa sia una grande dote dell'autor*.
Mi è piaciuto compiere il viaggio assieme a questi ragazzi, vedere come sarebbe stato e cosa avrebbero trovato alla fine.
Questo libro è molto di parte, e già lo sapevo, e se all'inizio avevo temuto che l'essere di parte trasformasse il pretesto narrativo in uno politico, mi sono ricreduta fin da subito: perché in questo caso è il contrario; è il pretesto politico che viene trasformato in narrativo.
Se gli devo trovare un difetto - che è anche il motivo per cui non ho messo voto pieno - uno è di sicuro il fatto che...
Spoiler
... Caterina definisca Barbara "eterosessuale" quando è chiaro che è bisessuale, visto che va a letto con lei. Potrà anche piacerle il ca**o (citando il testo), ma è ovvio che non le piaccia SOLO quello. Quindi non capisco perché non parlare di bisessualità in quel contesto.La seconda cosa che non capisco se mi ha convinto o meno è l'elemento "sovrannaturale". Non tanto quello di Guapo, però. Cioè, ho amato il testo così com'era... eppure non so se sento una leggera insoddisfazione per quel tipo di risoluzione, come fosse un deus ex machina. Il fatto è che se non fosse stato così, non so come avrebbe potuto essere. E considerando anche il tipo di scrittura, forse non avrebbe potuto essere diversamente. Eppure persiste un po' di insoddisfazione, devo ammetterlo.
Ciò non toglie che è stata davvero una lettura migliore di quanto credessi, e con dei bellissimi disegni in accompagnamento dei capitoli.