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A review by ohwowre
La campana di vetro by Sylvia Plath
dark
emotional
inspiring
reflective
medium-paced
5.0
"Sull'autobus, mentre tornavo alla clinica con in grembo la mia scarola avvolta nell'anonima carta da pacco, avrei potuto essere una ragazza qualunque di ritorno da un giro in città [...]"
Quando vado in bus mi guardo sempre in giro e fantastico su chi c'è in quella corsa con me. Cosa mi dice di loro il loro abito, il loro volto, il loro zaino? E chissà cosa loro immaginano su di me; penseranno che sono una liceale che torna a casa dopo qualche attività extrascolastica se lo prendo il pomeriggio. Per loro potrei essere qualsiasi tipo di ragazza; questo anonimato mi conforta, mi carica. Nell'anonimato sono nessuno e tutto, sono indefinita, sono libera. In questa infinita possibilità che mi viene concessa per quel quarto d'ora è tra i brividi più preziosi che ho, posso uscire, estraniarmi, ALIENARMI da me stessa. Posso ingenuamente, stupidamente immaginarmi diversa, come un'altra persona, con un'altra storia, un altro futuro.
Questo è ciò che mi ha dato questa lettura: il disagio dell'essere chi si è.
Quando vado in bus mi guardo sempre in giro e fantastico su chi c'è in quella corsa con me. Cosa mi dice di loro il loro abito, il loro volto, il loro zaino? E chissà cosa loro immaginano su di me; penseranno che sono una liceale che torna a casa dopo qualche attività extrascolastica se lo prendo il pomeriggio. Per loro potrei essere qualsiasi tipo di ragazza; questo anonimato mi conforta, mi carica. Nell'anonimato sono nessuno e tutto, sono indefinita, sono libera. In questa infinita possibilità che mi viene concessa per quel quarto d'ora è tra i brividi più preziosi che ho, posso uscire, estraniarmi, ALIENARMI da me stessa. Posso ingenuamente, stupidamente immaginarmi diversa, come un'altra persona, con un'altra storia, un altro futuro.
Questo è ciò che mi ha dato questa lettura: il disagio dell'essere chi si è.