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A review by matildelusa
Oblomov by Ivan Goncharov
4.0
Oblomov - Ivan Goncarov
Questo romanzo parla della condizione di Oblomov, uomo che non riesce a fare nulla, per quanto nella sua mente abbia molti progetti da realizzare. Questa sua inettitudine però è data anche dalla sua condizione sociale. Lui è di discendenza nobile, non ha mai dovuto lavorare e nemmeno mettersi le scarpe da solo. Per questo motivo egli non ha mai avuto bisogno di agire, erano gli altri che lo facevano per lui, e anche i suoi ideali di vita rispecchiano molto la condizione della vecchia aristocrazia che sogna di avere una grande villa in campagna in cui non dover far altro che stare sdraiati tutto il giorno. Oltre a rappresentare una classe sociale e un’epoca, però, Oblomov rappresenta un po’ anche ognuno di noi, con i nostri desideri mai realizzati e la nostra pigrizia che più o meno ci condiziona nella vita. Questo personaggio è in una condizione di inerzia data soprattutto dai suoi pensieri sulla società e sulla vita, di cui lui percepisce la mancanza di senso, e quindi di uno scopo. Le sue analisi della realtà attorno a lui sono acute quanto deprimenti, lo lasciano senza via d’uscita da questa vita che si è creato, ma sono anche molto condivisibili. Ha persone intorno che cercano di risvegliarlo da questo suo sonno dell’anima, ma potete immaginare come andrà a finire. Libro un po’ lento, che per questo motivo non mi ha sbalordita come avrei voluto, ma rimane una lettura in cui mi sono ritrovata tantissimo e che analizza perfettamente una condizione morale comune a molti (me compresa) anche se meno fortemente che in questo personaggio.
Consiglio molto la lettura perché penso che ognuno di noi vi si possa ritrovare in questo magnifico personaggio.
Questo romanzo parla della condizione di Oblomov, uomo che non riesce a fare nulla, per quanto nella sua mente abbia molti progetti da realizzare. Questa sua inettitudine però è data anche dalla sua condizione sociale. Lui è di discendenza nobile, non ha mai dovuto lavorare e nemmeno mettersi le scarpe da solo. Per questo motivo egli non ha mai avuto bisogno di agire, erano gli altri che lo facevano per lui, e anche i suoi ideali di vita rispecchiano molto la condizione della vecchia aristocrazia che sogna di avere una grande villa in campagna in cui non dover far altro che stare sdraiati tutto il giorno. Oltre a rappresentare una classe sociale e un’epoca, però, Oblomov rappresenta un po’ anche ognuno di noi, con i nostri desideri mai realizzati e la nostra pigrizia che più o meno ci condiziona nella vita. Questo personaggio è in una condizione di inerzia data soprattutto dai suoi pensieri sulla società e sulla vita, di cui lui percepisce la mancanza di senso, e quindi di uno scopo. Le sue analisi della realtà attorno a lui sono acute quanto deprimenti, lo lasciano senza via d’uscita da questa vita che si è creato, ma sono anche molto condivisibili. Ha persone intorno che cercano di risvegliarlo da questo suo sonno dell’anima, ma potete immaginare come andrà a finire. Libro un po’ lento, che per questo motivo non mi ha sbalordita come avrei voluto, ma rimane una lettura in cui mi sono ritrovata tantissimo e che analizza perfettamente una condizione morale comune a molti (me compresa) anche se meno fortemente che in questo personaggio.
Consiglio molto la lettura perché penso che ognuno di noi vi si possa ritrovare in questo magnifico personaggio.