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A review by chaegjang
Il muro by John Lanchester
1.0
Era partito abbastanza bene come libro: un mix tra Orwell con 1984 e Jon Snow sulla barriera.
Avevamo il mistero di questo Muro e come, quando, perché fosse stato costruito, avevamo un personaggio che ci raccontava dal momento zero ma presentandoci tutto come già conosciuto.
Solo che poi così è rimasto: qualcosa che il personaggio (e l'autore) ci danno come per assoldato, e come se quindi non dovessimo/potessimo nemmeno interrogarci al riguardo.
Alla fine del libro le spiegazioni che abbiamo sono zero. Gli stessi personaggi che incontriamo, le loro azioni, la loro personalità è pari a zero e sinceramente a parte Hifa non danno nemmeno nulla alla trama.
Ma poi gli eventi. Buttati a casaccio? Non spiegati? Nemmeno remotamente giustificati? Lanchester se volevi darmi l'effetto sorpresa ci sei riuscito, nel senso che ogni volta erano cose così campate in aria da non essere del tutto prevedibili (ma riguardo al sentirmi sorpresa o col fiato sospeso? nope).
Si giunge alla fine di questo libro chiedendosi: "E quindi?"
Lo stile è un po' rindondante e a volte prolisso, ma è abbastanza semplice e piano da poter essere un buon esercizio di lettura in inglese per i non madre-lingua.
(mannaggia a goodreads che non mi da le mezze stelle che qua più ci penso più abbasserei.....)
Avevamo il mistero di questo Muro e come, quando, perché fosse stato costruito, avevamo un personaggio che ci raccontava dal momento zero ma presentandoci tutto come già conosciuto.
Solo che poi così è rimasto: qualcosa che il personaggio (e l'autore) ci danno come per assoldato, e come se quindi non dovessimo/potessimo nemmeno interrogarci al riguardo.
Alla fine del libro le spiegazioni che abbiamo sono zero. Gli stessi personaggi che incontriamo, le loro azioni, la loro personalità è pari a zero e sinceramente a parte Hifa non danno nemmeno nulla alla trama.
Ma poi gli eventi. Buttati a casaccio? Non spiegati? Nemmeno remotamente giustificati? Lanchester se volevi darmi l'effetto sorpresa ci sei riuscito, nel senso che ogni volta erano cose così campate in aria da non essere del tutto prevedibili (ma riguardo al sentirmi sorpresa o col fiato sospeso? nope).
Si giunge alla fine di questo libro chiedendosi: "E quindi?"
Lo stile è un po' rindondante e a volte prolisso, ma è abbastanza semplice e piano da poter essere un buon esercizio di lettura in inglese per i non madre-lingua.
(mannaggia a goodreads che non mi da le mezze stelle che qua più ci penso più abbasserei.....)