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A review by melanto_mori
Shark: Il primo squalo by Steve Alten
1.0
Il libro più orrendo che abbia letto negli ultimi anni. Una roba allucinante, scritta malissimo e con personaggi che… Arrivare alla fine è stato tipo fare violenza a me stessa, ma ciò che leggevo era così assurdo, che sono stata pervasa dallo spirito di Totò: anche io “volevo vedere questo stupido fino a dove vuole arrivare”.
Se volete che qualcuno vi spieghi come NON scrivere un romanzo, ecco, questo libro è perfetto.
Questo libro ha 6 grossi difetti.
1) È un motivo generale e che riassume anche gli altri quattro: è scritto MALE.
2) Il protagonista è un Gary Stu, povera vittima, che viene continuamente vessato dagli altri e preso in giro, nonostante lui abbia ragionissima, sia un eroe, ecc ecc. Un po’ il Georgie dei Gary Stu.
3) È un continuo infodump scolastico che pareva di vedere una puntata di Quark.
4) La presenza del punto di vista del megalodonte che, non solo, spezza terribilmente la tensione narrativa, ma poi la creatura ha pensieri “umani”. Il che riduce un po’ tutto a un “Ciao! Sono Fuffy, e questa è la mia storia!!!”.
5) La presenza di un sovrannumero di personaggi di cui non ci frega la benché minima mazza! Compaiono due righe e poi spariscono, eppure di loro ci viene detta vita-morte-miracoli nel giro di un rigo. L’utilità?!?!?! NESSUNA a parte frammentare la narrazione e dilungarla in maniera atroce.
6) L’headhopping con la pala, salto di punto di vista continuo all’interno di uno stesso paragrafo e paragrafini di DUE RIGHE perché l’autore doveva dirci per forza TUTTO DI TUTTI.
E comunque io sono sconvolta dal fatto che questo libro sia stato scritto nel 1997... e RISCRITTO nel 2015! Quindi un lettore non può nemmeno provare a giustificarlo dicendo "è figlio del suo tempo", perché il 2015 è proprio dietro l'angolo, signfica semplicemente che l'autore non sa scrivere.
Il resto sotto spoiler (e ve lo dico per il vostro bene: SPOILERATEVELO, non leggete ‘sta robaccia, non perdeteci tempo come ho fatto io!).
Il libro è diviso in maniera un po' confusionaria in due parti: la seconda, il corpo del romanzo, è ambientata sette anni dopo la prima parte.
Avevo parlato di vessazioni verso il protagonista. Ebbene, eccone un sommario elenco:
- Tutta la comunità scientifica lo prende per il culo per la sua teoria (già supportata da altre prove scientifiche precedenti) secondo la quale i megalodonti non si siano estinti.
- Sua moglie lo cornifica con un amico (del protagonista) ricchissimo e cerca di screditarlo con ogni mezzo, tra i quali far venire alla luce i fatti tragici di sette anni prima, per passare per la povera vittima del marito pazzo quando chiederà il divorzio.
- I veri responsabili di quanto accaduto sette anni prima lo usato come capro espiatorio e fatto rinchiudere per tre mesi in un ospedale psichiatrico.
- Verrà preso in giro dal figlio del tizio che gli assegnerà il compito di scendere di nuovo nella Fossa delle Marianne dove sette anni prima è successa la disgrazia (e da tutto il suo team!)
- Sarà bersaglio dell’odio di quella psicopatica della figlia dello stesso individuo di cui sopra, salvo poi finire appassionatamente innamorati, perché, anche se sei sottone, sei comunque il protagonista e devi scopà.
Ma la cosa davvero comica è che tutti, TUTTI, quelli che lo hanno vessato/deriso/umiliato/ferito/pestatoilpiedepercaso MUOIONO. TUTTI. Prevalentemente per mano del Meg. (l’unica a non schiattare è la tipa che si bomba, perché gliela vogliamo dare una gioia a ‘sto sottone?).
Essendo un romanzo in cui la componente di azione è molto importante, l'autore ha cercato di stare dietro a tutto creando una sorta di mix impazzito di sequenze che ha l'effetto di riprodurre un caos narrativo da mal di mare.
Questo romanzo voleva essere un film, ma si scorda di essere solo romanzo e che le regole per una regia cinematografica non valgono in scrittura.
I sentimenti mal sviluppati dei personaggi – che prima si schifano e poi finiscono a letto – sono narrati anche peggio, a volte ci vengono passati come verità assodate e tu lettore te le devi solo tenere, in altri casi vengono raccontate per sommi capi, stile riassunto.
Però, ovviamente, l’autore non ci fa mancare di sapere l’ennesima presa in giro verso il protagonista o l’ennesimo infodumpspiegone della qualunque.
In definitiva, il mio consiglio è: VEDETEVI IL FILM. Sarà una ca*ata (e io ho letto il libro nella speranza che quest'ultimo fosse meglio), ma è MILIONI DI VOLTE MEGLIO del libro. MILIONI. Per fortuna molte line sono state riscritte, sistemate, migliorate e rese meno assurde di quanto non siano nel romanzo. E poi c’è Statham. Statham è puccio. :*
Se volete che qualcuno vi spieghi come NON scrivere un romanzo, ecco, questo libro è perfetto.
Questo libro ha 6 grossi difetti.
1) È un motivo generale e che riassume anche gli altri quattro: è scritto MALE.
2) Il protagonista è un Gary Stu, povera vittima, che viene continuamente vessato dagli altri e preso in giro, nonostante lui abbia ragionissima, sia un eroe, ecc ecc. Un po’ il Georgie dei Gary Stu.
3) È un continuo infodump scolastico che pareva di vedere una puntata di Quark.
4) La presenza del punto di vista del megalodonte che, non solo, spezza terribilmente la tensione narrativa, ma poi la creatura ha pensieri “umani”. Il che riduce un po’ tutto a un “Ciao! Sono Fuffy, e questa è la mia storia!!!”.
5) La presenza di un sovrannumero di personaggi di cui non ci frega la benché minima mazza! Compaiono due righe e poi spariscono, eppure di loro ci viene detta vita-morte-miracoli nel giro di un rigo. L’utilità?!?!?! NESSUNA a parte frammentare la narrazione e dilungarla in maniera atroce.
6) L’headhopping con la pala, salto di punto di vista continuo all’interno di uno stesso paragrafo e paragrafini di DUE RIGHE perché l’autore doveva dirci per forza TUTTO DI TUTTI.
E comunque io sono sconvolta dal fatto che questo libro sia stato scritto nel 1997... e RISCRITTO nel 2015! Quindi un lettore non può nemmeno provare a giustificarlo dicendo "è figlio del suo tempo", perché il 2015 è proprio dietro l'angolo, signfica semplicemente che l'autore non sa scrivere.
Il resto sotto spoiler (e ve lo dico per il vostro bene: SPOILERATEVELO, non leggete ‘sta robaccia, non perdeteci tempo come ho fatto io!).
Spoiler
Il libro è diviso in maniera un po' confusionaria in due parti: la seconda, il corpo del romanzo, è ambientata sette anni dopo la prima parte.
Avevo parlato di vessazioni verso il protagonista. Ebbene, eccone un sommario elenco:
- Tutta la comunità scientifica lo prende per il culo per la sua teoria (già supportata da altre prove scientifiche precedenti) secondo la quale i megalodonti non si siano estinti.
- Sua moglie lo cornifica con un amico (del protagonista) ricchissimo e cerca di screditarlo con ogni mezzo, tra i quali far venire alla luce i fatti tragici di sette anni prima, per passare per la povera vittima del marito pazzo quando chiederà il divorzio.
- I veri responsabili di quanto accaduto sette anni prima lo usato come capro espiatorio e fatto rinchiudere per tre mesi in un ospedale psichiatrico.
- Verrà preso in giro dal figlio del tizio che gli assegnerà il compito di scendere di nuovo nella Fossa delle Marianne dove sette anni prima è successa la disgrazia (e da tutto il suo team!)
- Sarà bersaglio dell’odio di quella psicopatica della figlia dello stesso individuo di cui sopra, salvo poi finire appassionatamente innamorati, perché, anche se sei sottone, sei comunque il protagonista e devi scopà.
Ma la cosa davvero comica è che tutti, TUTTI, quelli che lo hanno vessato/deriso/umiliato/ferito/pestatoilpiedepercaso MUOIONO. TUTTI. Prevalentemente per mano del Meg. (l’unica a non schiattare è la tipa che si bomba, perché gliela vogliamo dare una gioia a ‘sto sottone?).
Essendo un romanzo in cui la componente di azione è molto importante, l'autore ha cercato di stare dietro a tutto creando una sorta di mix impazzito di sequenze che ha l'effetto di riprodurre un caos narrativo da mal di mare.
Questo romanzo voleva essere un film, ma si scorda di essere solo romanzo e che le regole per una regia cinematografica non valgono in scrittura.
I sentimenti mal sviluppati dei personaggi – che prima si schifano e poi finiscono a letto – sono narrati anche peggio, a volte ci vengono passati come verità assodate e tu lettore te le devi solo tenere, in altri casi vengono raccontate per sommi capi, stile riassunto.
Però, ovviamente, l’autore non ci fa mancare di sapere l’ennesima presa in giro verso il protagonista o l’ennesimo infodumpspiegone della qualunque.
In definitiva, il mio consiglio è: VEDETEVI IL FILM. Sarà una ca*ata (e io ho letto il libro nella speranza che quest'ultimo fosse meglio), ma è MILIONI DI VOLTE MEGLIO del libro. MILIONI. Per fortuna molte line sono state riscritte, sistemate, migliorate e rese meno assurde di quanto non siano nel romanzo. E poi c’è Statham. Statham è puccio. :*