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A review by melanto_mori
Love-Forty: Amare e vincere by Ilari C.
3.0
Questo romanzo mi mette un po' in difficoltà, perché se da un lato ci sono delle cose che mi sono piaciute molto e che, comunque, mi hanno intrattenuta, allo stesso modo ci sono cose che non mi sono piaciute e che mi hanno fatto un po' arrancare nel finale.
Partiamo da cosa mi è piaciuto:
- di sicuro la trama di base: mi piace un sacco l'idea dell'accademia, degli intrecci amorosi che si mischiano alla carriera e allo sport. Mi ha ricordato qualcosa dei manga spokon giapponesi che io AMO da morire. Così come il fatto che abbia scelto il tennis, uno sport decisamente meno inflazionato rispetto a un football, calcio o hockey che vanno moltissimo.
- ci sono alcuni momenti molto belli ed emozionanti, come la fuga dall'accademia di Alec e David, quel momento di intimità che esce fuori dal "sesso" per entrare nell'"amore".
- i sotterfugi tipici da spokon, con il compagno di squadra geloso (PedroPè).
- le condizioni sociali differenti.
- l'impostazione un po' in medias res, con i due personaggi che si conoscono già e che quindi saltano la fase introduttiva reciproca e di approccio. Se all'inizio l'avevo guardata un po' con sospetto perché la trovavo affrettata, andando avanti l'ho saputa rivalutare perché l'autrice è stata brava a snocciolarla.
- la scrittura: è scivolata via che era un piacere.
Cosa, invece, non mi è piaciuto (o mi ha lasciata perplessa) :
- Alec. All'inizio si prova una certa empatia nei suoi confronti, mentre lo vediamo struggersi d'amore per David che non si capisce che vuole fare della sua vita. Ma ben presto il suo egoismo nel pretendere che prima David faccia coming out e poi non comprendere quali possano essere le sue difficoltà familiari me lo hanno fatto salire così tanto in antipatia che sarei voluta entrare nel romanzo e prenderlo a sberle con la racchetta. E magari dirgli pure: "Hai rotto il ca**o". Il modo in cui si comporta con Matthew è inqualificabile (mentre la reazione di Matthew è pure utopia). Accusa David di aver tradito la sua fiducia, ma lui è un traditore seriale che levateve proprio. Ha la spina dorsale di un'ameba e la fermezza di una gelatina. (Prendi una decisione chiara! VAI DI SAMBUCA!!! XD)
- Ho trovato ridondanti determinati concetti che venivano detti e ridetti e pareva che nessuno dei due protagonisti li afferrasse mai. Cadevano nel vuoto.
- A volte mi è sembrato che tutto avvenisse troppo in fretta - sopratutto negli snodi principali - mentre si indugiava molto di più sul sesso.
In definitiva, personaggio preferito di sicuro David. Certo, sbaglia, ma a conti fatti commette un solo, vero errore: quello di allontanare malissimo Alec quando viene sorpreso dal padre. Per il resto, mi è sembrato fosse sempre onesto con Alec che, invece, è troppo drama queen.
Di questa autrice ho apprezzato molto dei racconti brevi, e ho altri due suoi titoli in wishlist che spero di poter recuperare, perché lo stile di scrittura mi piace molto e mi spiace non riuscire ad assegnare di più a questo romanzo, ma sul serio: non riesco a digerire Alex neppure col Maalox. T_T
Partiamo da cosa mi è piaciuto:
- di sicuro la trama di base: mi piace un sacco l'idea dell'accademia, degli intrecci amorosi che si mischiano alla carriera e allo sport. Mi ha ricordato qualcosa dei manga spokon giapponesi che io AMO da morire. Così come il fatto che abbia scelto il tennis, uno sport decisamente meno inflazionato rispetto a un football, calcio o hockey che vanno moltissimo.
- ci sono alcuni momenti molto belli ed emozionanti, come la fuga dall'accademia di Alec e David, quel momento di intimità che esce fuori dal "sesso" per entrare nell'"amore".
- i sotterfugi tipici da spokon, con il compagno di squadra geloso (PedroPè).
- le condizioni sociali differenti.
- l'impostazione un po' in medias res, con i due personaggi che si conoscono già e che quindi saltano la fase introduttiva reciproca e di approccio. Se all'inizio l'avevo guardata un po' con sospetto perché la trovavo affrettata, andando avanti l'ho saputa rivalutare perché l'autrice è stata brava a snocciolarla.
- la scrittura: è scivolata via che era un piacere.
Cosa, invece, non mi è piaciuto (o mi ha lasciata perplessa) :
- Alec. All'inizio si prova una certa empatia nei suoi confronti, mentre lo vediamo struggersi d'amore per David che non si capisce che vuole fare della sua vita. Ma ben presto il suo egoismo nel pretendere che prima David faccia coming out e poi non comprendere quali possano essere le sue difficoltà familiari me lo hanno fatto salire così tanto in antipatia che sarei voluta entrare nel romanzo e prenderlo a sberle con la racchetta. E magari dirgli pure: "Hai rotto il ca**o". Il modo in cui si comporta con Matthew è inqualificabile (mentre la reazione di Matthew è pure utopia). Accusa David di aver tradito la sua fiducia, ma lui è un traditore seriale che levateve proprio. Ha la spina dorsale di un'ameba e la fermezza di una gelatina. (Prendi una decisione chiara! VAI DI SAMBUCA!!! XD)
- Ho trovato ridondanti determinati concetti che venivano detti e ridetti e pareva che nessuno dei due protagonisti li afferrasse mai. Cadevano nel vuoto.
- A volte mi è sembrato che tutto avvenisse troppo in fretta - sopratutto negli snodi principali - mentre si indugiava molto di più sul sesso.
In definitiva, personaggio preferito di sicuro David. Certo, sbaglia, ma a conti fatti commette un solo, vero errore: quello di allontanare malissimo Alec quando viene sorpreso dal padre. Per il resto, mi è sembrato fosse sempre onesto con Alec che, invece, è troppo drama queen.
Di questa autrice ho apprezzato molto dei racconti brevi, e ho altri due suoi titoli in wishlist che spero di poter recuperare, perché lo stile di scrittura mi piace molto e mi spiace non riuscire ad assegnare di più a questo romanzo, ma sul serio: non riesco a digerire Alex neppure col Maalox. T_T