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A review by _isabel_
Nessuno torna indietro by Alba de Céspedes
challenging
emotional
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0
Disclaimer: Italian review ahead; university reading.
Bellissimo.
Iniziato a leggere di malavoglia per un esame universitario, ma mi sono dovuta ricredere sin da subito. Ho pure pianto; Alba de Céspedes ha saputo esprimere in maniera assolutamente devastante, già nei lontani anni '30, quella girlhood che credo ancora ci accomuni tutt*, quello stato esistenziale che ci fa ammattire e disperare, ma che ci costringe anche a spalleggiarci a vicenda, stringerci nella stessa barca di "E ora che gli studi sono finiti, che si fa?", con tutta la confusione, le incertezze e il terrore di crescere che credo tutt* noi almeno una volta nella vita abbiamo vissuto; tutte le ambizioni infinite che sfociano e vengono rimpiazzate e ridimensionate man a mano che il terzo decennio di vita scorre veloce e inesorabile, e la vita "fuori" si fa sentire.
L'ho amato moltissimissimo. Mi sono rivista in tutte le ragazze, dall'implacabile Silvia all'incerta, volubile Emanuela, dalla sfortunata Milly all'eterna studentessa Augusta. Non volevo mai lasciarle. Quel finale amarissimo, ma realistico, me lo tengo stampato nel cuore. Bello, bello.
Bellissimo.
Iniziato a leggere di malavoglia per un esame universitario, ma mi sono dovuta ricredere sin da subito. Ho pure pianto; Alba de Céspedes ha saputo esprimere in maniera assolutamente devastante, già nei lontani anni '30, quella girlhood che credo ancora ci accomuni tutt*, quello stato esistenziale che ci fa ammattire e disperare, ma che ci costringe anche a spalleggiarci a vicenda, stringerci nella stessa barca di "E ora che gli studi sono finiti, che si fa?", con tutta la confusione, le incertezze e il terrore di crescere che credo tutt* noi almeno una volta nella vita abbiamo vissuto; tutte le ambizioni infinite che sfociano e vengono rimpiazzate e ridimensionate man a mano che il terzo decennio di vita scorre veloce e inesorabile, e la vita "fuori" si fa sentire.
L'ho amato moltissimissimo. Mi sono rivista in tutte le ragazze, dall'implacabile Silvia all'incerta, volubile Emanuela, dalla sfortunata Milly all'eterna studentessa Augusta. Non volevo mai lasciarle. Quel finale amarissimo, ma realistico, me lo tengo stampato nel cuore. Bello, bello.