A review by melanto_mori
Il giorno del giudizio by Lucio Brunelli

2.0

Questo romanzo aveva ottime premesse: una buona idea, ottime conoscenze sull'argomento da parte di entrambi gli autori, finale con un plot twist che non ti aspetti.
Il problema?
Non è un romanzo.
Sembra molto di più un documentario romanzato di fantapolitica. Se fosse stato venduto come quello, la mia valutazione sarebbe stata completamente diversa, e di certo si sarebbe preso qualche voto in più.

Gli autori sanno benissimo di cosa parlano, avendo esperienza a riguardo come vaticanisti, ma la loro scrittura non è omogenea (si capisce quando è l'uno a parlare e quando è l'altro), la gestione del punto di vista un disastro totale nel continuo headhopping da un PG all'altro o quando un personaggio vede cose che non dovrebbe vedere perché magari alle sue spalle o dietro le porte, o quando ci si impunta a raccontare vita morte e miracoli di personaggi che compaiono per tre righe e poi spariscono.
La narrazione è un continuo infodump su come funziona il Vaticano, soprattutto durante un conclave.

Non esiste un vero protagonista ma diversi che intrecciano le loro vicende all'interno del filone narrativo principale ed è soprattutto questa scelta (e la gestione del pdv mandata a ramengo) che rende questo testo più una narrazione romanzata di un evento di fantacronaca che altro. Ho letto libri così, eh, e li ho apprezzati moltissimo (oltre ad avere una gestione del pdv fatta come si deve).

Degli eventi di questo romanzo ho capito l'esecutore e il perché appena ho letto chi pilotava l'aereo. Quindi, siete "carta conosciuta", ma sul finale ci sono quelle dieci righine che fanno capire la presenza di un piano più grande alle spalle (e interno allo stesso Vaticano) che mi ha fatto borbottare una "oh" di apprezzamento. Peccato non sapere di chi si parla nello specifico, ma immagino che sia stato voluto per mantenere il "mistero" e lasciare intendere che gli ambienti vaticani non sono avulsi da complotti.

Quello che mi ha urtato di più, comunque, oltre alla pessima gestione del pdv è che non venga detto chi alla fine è stato eletto papa. L'ho trovato un espediente pessimo in cui molto probabilmente manco gli autori sapevano a chi scaricare il compito e allora hanno lasciato tutto sospeso.
No, guagliù. C'ati fatto 'a palla pe' nu libro sano, non potete lasciare il sospeso proprio sul nome del nuovo papa. È inaccettabile.