Voto: 4,5

Questo libro non è per tutti, partiamo da questo. Non è per chi è abituato alla scrittura lineare e agli schemi narrativi classici. Se non si ha un minimo di elasticità, questo libro non è adatto.

L'ho adorato proprio per il suo essere particolare e nonostante tutto non lascia nulla al caso.
Questo libro ha una miriade di personaggi e di eventi eppure tutto viene incastrato alla perfezione per arrivare alla fine (con un penultimo capitolo bellissimo!). È un gioco di punti di vista, di narratore onnisciente, di cose che per un attimo ti sembrano senza senso ma poi il senso lo trovano eccome. È fatto di Russia, di Nigeria e di Thailandia che confluiscono tutte dentro Roma. È fatta di personaggi surreali ma perfettamente credibili e di giornalismo pettinato e falso di serie A, e quello terra terra e onesto di serie Z.
È fatto di una scrittura consapevole, maneggiata da chi il suo strumento lo conosce benissimo e sa usarlo.
È un giallo italiano co' na' scimmia che fa più audience dei morti ammazzati. Ed è geniale.

Consigliatissimo!