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A review by elyxyz
Rosso e Grigio by A.B. Gayle
4.0
Voto: 3.5 di media
Sapete che cos’è un ‘attuario’? Beh, non preoccupatevi se lo ignorate, perché neanch’io lo sapevo prima di leggere questo libro, ma la storia ce lo spiega per bene.
Ben, il nostro protagonista, è proprio un attuario stagista e il suo pane quotidiano sono calcoli, previsioni, andamento di mercato, assicurazioni, e molto altro.
Ben è un giovane ventenne che viene dal Minnesota e si è trasferito a San Francisco – Gay Central, come ama chiamarla lui – per poter scappare da un ambiente provinciale e campagnolo e vivere liberamente la sua omosessualità e godere del sesso (ce n’è tanto nel libro: pensato, immaginato, vissuto).
Ben rappresenta il rosso del titolo, non solo per i capelli di fiamma e la tendenza ad arrossire facilmente, ma anche per l’esuberanza e la vitalità. La prima parte del libro è incentrata dal suo punto di vista ed è maggiormente dedicata a lui.
Il grigio della seconda parte è invece l’altro protagonista, il trentenne Adrian Sydney Sutherland IV, erede di una Compagnia di Assicurazioni e integerrimo capo di Ben.
Adrian si veste sempre impeccabilmente e il grigio rappresenta il suo stile severo e costoso, ma è anche la spia di una vita non vissuta, sprofondata nel grigiore delle menzogne e del rammarico.
Tuttavia, questa storia è divisa in tre parti e il titolo, Rosso e grigio, ci fa capire come, malgrado la differenza di età, di status sociale e di esperienze, Ben e Adrian siano perfetti insieme. Quella che nasce come una collaborazione amichevole nella palestra aziendale si accresce diventando amicizia, complicità e, innegabilmente, l’attrazione reciproca viene a galla. L’occasione perfetta sembra essere un’escursione in canoa fra i laghi, con Ben come guida... Ma i nostri protagonisti devono faticare parecchio – fisicamente ed emotivamente – prima dell’agognato lieto fine, perché ci sono molte cose in sospeso e ostacoli da superare, decisioni importanti da prendere per arrivare alla felicità.
La storia non ha toni esplicitamente drammatici, ma tocca varie tematiche serie, tra cui i pericoli della promiscuità sessuale e dei rapporti non protetti, le malattie come l’HIV e l’AIDS, il dolore, il lutto, l’omofobia, il coming out e altro ancora.
Accanto ai protagonisti, abbiamo diversi personaggi secondari e una menzione speciale va ai nonni di Adrian, perché sono adorabili. Anche la mamma di Ben è un bel personaggio. Altre comparse, invece, non mi hanno convinta del tutto, come i fratelli di Ben o Jason.
La resa italiana è molto curata, con un editing praticamente perfetto.
In generale, la trama ha un buon ritmo. Devo però ammettere che, a mio avviso, alcune parti sono un po’ più lente, alternate ad altre più coinvolgenti.
Nel complesso, resta una lettura gradevole e la consiglio se cercate un amore travagliato, una coppia con una decina d’anni di differenza e se amate i legami capo-dipendente.
Sapete che cos’è un ‘attuario’? Beh, non preoccupatevi se lo ignorate, perché neanch’io lo sapevo prima di leggere questo libro, ma la storia ce lo spiega per bene.
Ben, il nostro protagonista, è proprio un attuario stagista e il suo pane quotidiano sono calcoli, previsioni, andamento di mercato, assicurazioni, e molto altro.
Ben è un giovane ventenne che viene dal Minnesota e si è trasferito a San Francisco – Gay Central, come ama chiamarla lui – per poter scappare da un ambiente provinciale e campagnolo e vivere liberamente la sua omosessualità e godere del sesso (ce n’è tanto nel libro: pensato, immaginato, vissuto).
Ben rappresenta il rosso del titolo, non solo per i capelli di fiamma e la tendenza ad arrossire facilmente, ma anche per l’esuberanza e la vitalità. La prima parte del libro è incentrata dal suo punto di vista ed è maggiormente dedicata a lui.
Il grigio della seconda parte è invece l’altro protagonista, il trentenne Adrian Sydney Sutherland IV, erede di una Compagnia di Assicurazioni e integerrimo capo di Ben.
Adrian si veste sempre impeccabilmente e il grigio rappresenta il suo stile severo e costoso, ma è anche la spia di una vita non vissuta, sprofondata nel grigiore delle menzogne e del rammarico.
Tuttavia, questa storia è divisa in tre parti e il titolo, Rosso e grigio, ci fa capire come, malgrado la differenza di età, di status sociale e di esperienze, Ben e Adrian siano perfetti insieme. Quella che nasce come una collaborazione amichevole nella palestra aziendale si accresce diventando amicizia, complicità e, innegabilmente, l’attrazione reciproca viene a galla. L’occasione perfetta sembra essere un’escursione in canoa fra i laghi, con Ben come guida... Ma i nostri protagonisti devono faticare parecchio – fisicamente ed emotivamente – prima dell’agognato lieto fine, perché ci sono molte cose in sospeso e ostacoli da superare, decisioni importanti da prendere per arrivare alla felicità.
La storia non ha toni esplicitamente drammatici, ma tocca varie tematiche serie, tra cui i pericoli della promiscuità sessuale e dei rapporti non protetti, le malattie come l’HIV e l’AIDS, il dolore, il lutto, l’omofobia, il coming out e altro ancora.
Accanto ai protagonisti, abbiamo diversi personaggi secondari e una menzione speciale va ai nonni di Adrian, perché sono adorabili. Anche la mamma di Ben è un bel personaggio. Altre comparse, invece, non mi hanno convinta del tutto, come i fratelli di Ben o Jason.
La resa italiana è molto curata, con un editing praticamente perfetto.
In generale, la trama ha un buon ritmo. Devo però ammettere che, a mio avviso, alcune parti sono un po’ più lente, alternate ad altre più coinvolgenti.
Nel complesso, resta una lettura gradevole e la consiglio se cercate un amore travagliato, una coppia con una decina d’anni di differenza e se amate i legami capo-dipendente.