Scan barcode
A review by eustachio
The Beginning of the World in the Middle of the Night: an enchanting collection of modern fairy tales by Jen Campbell
1.0
Leggendo The Beginning of the World in the Middle of the Night mi è venuta in mente la frase che ho detto quella volta che stavo andando a fare l’esame più difficile della mia carriera universitaria. Era il lontano gennaio 2016, camminavo su un ponte con la mia migliore amica quando mi sono sentito la gamba bagnata. Era nuvoloso, ma non pioveva e non capivo da dove venisse quell’acqua finché non ho scoperto la bottiglia chiusa male nello zaino. La frase in questione è: “Ma che cazz…?”
È un aneddoto irrilevante, ma d’altronde questa raccolta è abbastanza irrilevante e temo abbia avuto una certa risonanza solo perché l’autrice è una booktuber. Ci sono un paio di racconti carini (Animals e Aunt Libby’s Coffin Hotel), ma in generale si collocano nei due estremi degli scrittori alle prime armi: alcuni sono troppo chiari nelle intenzioni, altri fanno il passo più lungo della gamba e si rivelano inconcludenti e/o inutilmente complicati.
Traspare tanto amore per le fiabe per via delle innumerevoli interruzioni con rimandi espliciti, e alcune idee (i cuori comprati online, i fantasmi in barattolo) mi sono rimaste impresse, ma tutto sommato sono racconti spesso scritti in modo strano e forse un po’ pretenzioso che purtroppo lasciano il tempo che trovano.
È un aneddoto irrilevante, ma d’altronde questa raccolta è abbastanza irrilevante e temo abbia avuto una certa risonanza solo perché l’autrice è una booktuber. Ci sono un paio di racconti carini (Animals e Aunt Libby’s Coffin Hotel), ma in generale si collocano nei due estremi degli scrittori alle prime armi: alcuni sono troppo chiari nelle intenzioni, altri fanno il passo più lungo della gamba e si rivelano inconcludenti e/o inutilmente complicati.
Traspare tanto amore per le fiabe per via delle innumerevoli interruzioni con rimandi espliciti, e alcune idee (i cuori comprati online, i fantasmi in barattolo) mi sono rimaste impresse, ma tutto sommato sono racconti spesso scritti in modo strano e forse un po’ pretenzioso che purtroppo lasciano il tempo che trovano.