Pietro e Bruno sono due ragazzini quando si vedono per la prima volta in montagna. Il primo fa la spola tra città e montagna, mentre il secondo vive costantemente isolato dal mondo nella natura.

Nel corso del tempo si separano, non si vedono per anni, fino a quando in età adulta il loro legame si riallaccia come se fosse passato solo un paio di ore dall'ultimo incontro.

I due crescono, maturano, alimentano un'amicizia non tanto basata sulle parole, quanto su gesti e intense silenziose, in cui ognuno cerca di trovare il proprio posto nel mondo.

✅ Cosa mi è piaciuto?
- il legame tra i protagonisti solido, genuino, semplice e complice senza ricorrere a giri di parole inutili;
- il forte richiamo alla natura;
- il lato veritiero (quindi non sognante) della vita di montagna;
- lo stile di scrittura che rende giustizia alle dinamiche lente e faticose della montagna.

Un finale così triste non me lo aspettavo.