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A review by blabla22
Il mondo di Sofia: Romanzo sulla storia della filosofia by Jostein Gaarder
3.0
*3,5 stelle*
All'inizio questo libro mi è sembrato fin troppo strano. Mi sembrava palese che la storia di Sofia fosse solo una cornice, un pretesto per raccontare al lettore la filosofia, ma mi sembrava un po' troppo forzata e inverosimile (quale ragazzina di quindici anni ascolterebbe così pedissequamente le direttive di uno sconosciuto, che ha tutti i tratti dello stalker, senza preoccuparsi della sua sicurezza, senza spaventarsi?). Da quando finalmente vediamo il mondo dalla prospettiva di Hilde, però, tutto cambia. Tutti i personaggi, Sofia e Alberto in primis, acquisiscono più corpo, si affermano come protagonisti della storia, ruolo che fino al momento prima era stato della filosofia stessa. E' da quel punto in poi che il libro ha iniziato davvero a piacermi, trascinandomi in questa spirale un po' folle in cui i personaggi acquistano consapevolezza di sé e del loro essere, appunto, "solo" personaggi di un libro. La loro crescita va di pari passo con l'innovarsi delle idee della filosofia nella storia, e Gaarder porta avanti un parallelismo davvero interessante, che riesce a incuriosire e a divertire.
Unico appunto, alcune delle "lezioni" di Alberto le ho trovate un po' noiose, a volte superficiali e affrettate. Ma capisco anche che lo scopo di Gaarder non fosse approfondire ogni filosofo. E va benissimo così.
All'inizio questo libro mi è sembrato fin troppo strano. Mi sembrava palese che la storia di Sofia fosse solo una cornice, un pretesto per raccontare al lettore la filosofia, ma mi sembrava un po' troppo forzata e inverosimile (quale ragazzina di quindici anni ascolterebbe così pedissequamente le direttive di uno sconosciuto, che ha tutti i tratti dello stalker, senza preoccuparsi della sua sicurezza, senza spaventarsi?). Da quando finalmente vediamo il mondo dalla prospettiva di Hilde, però, tutto cambia. Tutti i personaggi, Sofia e Alberto in primis, acquisiscono più corpo, si affermano come protagonisti della storia, ruolo che fino al momento prima era stato della filosofia stessa. E' da quel punto in poi che il libro ha iniziato davvero a piacermi, trascinandomi in questa spirale un po' folle in cui i personaggi acquistano consapevolezza di sé e del loro essere, appunto, "solo" personaggi di un libro. La loro crescita va di pari passo con l'innovarsi delle idee della filosofia nella storia, e Gaarder porta avanti un parallelismo davvero interessante, che riesce a incuriosire e a divertire.
Unico appunto, alcune delle "lezioni" di Alberto le ho trovate un po' noiose, a volte superficiali e affrettate. Ma capisco anche che lo scopo di Gaarder non fosse approfondire ogni filosofo. E va benissimo così.