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A review by doctorclara
Tatiana & Alexander by Paullina Simons
5.0
Non ho la più pallida idea da dove iniziare e probabilmente questa recensione sarà totalmente a caso MA CAPITEMI.
Come nel primo romanzo, la Simons mi ha fatto provare qualsiasi tipo di emozione possibile ed immaginabile e sopratutto questa santa donna ha la capicita di farti entrare dentro i suoi personaggi: ciò che provavano Tatania e Alexander lo provavo anche io, come se stessi vivendo quella determinata situazione in prima persona. Durante le scene più strazianti avrei voluto che la Simons fosse stata un po' meno brava a scrivere perché, vi giuro, mi distruggevano dentro in una maniera assurda.
Rivedere il primo romanzo dal punto di vista di Alexander e i flashback sulla sua infanzia è stato molto interessante, anche se due/tre scene le ho trovate un po' superflue. Tantiana sola a New York che non riesce a riprendere in mano la sua vita perché si sente divisa a metà, mi ha fatto piangere in continuazione... e Alexander che va avanti soltanto granzie al pensiero di lei... entrambi così lontani e che non riescono a fare a meno di pensare all'amore che li lega...INSOMMA AIUTO. L'ultima parte del romanzo si racchiude in una sola parola: ANSIA. Mi sentivo una corda di violino mentre la leggevo, tanto ero tesa. avevo il costante terrore che qualcosa potessa andare storto, ma quando ho letto la fine ho pianto dalla gioia al pensiero di loro finalmente felici, liberi di vivere la loro vita insieme , dopo tutto la sofferenza e che gli ostacoli che hanno incontrato. Inutile dire che ho aspettative altissime per l'ultimo libro e che, se saranno deluse, penso che sarò io quella che non riuscirà ad andare avanti con la propria vita.
(Scusate se ci sono errori, ma ho scritto un papiro e mamma mi ha fatta pigra, quindi non ho voglia di rileggere)
Come nel primo romanzo, la Simons mi ha fatto provare qualsiasi tipo di emozione possibile ed immaginabile e sopratutto questa santa donna ha la capicita di farti entrare dentro i suoi personaggi: ciò che provavano Tatania e Alexander lo provavo anche io, come se stessi vivendo quella determinata situazione in prima persona. Durante le scene più strazianti avrei voluto che la Simons fosse stata un po' meno brava a scrivere perché, vi giuro, mi distruggevano dentro in una maniera assurda.
Rivedere il primo romanzo dal punto di vista di Alexander e i flashback sulla sua infanzia è stato molto interessante, anche se due/tre scene le ho trovate un po' superflue. Tantiana sola a New York che non riesce a riprendere in mano la sua vita perché si sente divisa a metà, mi ha fatto piangere in continuazione... e Alexander che va avanti soltanto granzie al pensiero di lei... entrambi così lontani e che non riescono a fare a meno di pensare all'amore che li lega...INSOMMA AIUTO. L'ultima parte del romanzo si racchiude in una sola parola: ANSIA. Mi sentivo una corda di violino mentre la leggevo, tanto ero tesa. avevo il costante terrore che qualcosa potessa andare storto, ma quando ho letto la fine ho pianto dalla gioia al pensiero di loro finalmente felici, liberi di vivere la loro vita insieme , dopo tutto la sofferenza e che gli ostacoli che hanno incontrato. Inutile dire che ho aspettative altissime per l'ultimo libro e che, se saranno deluse, penso che sarò io quella che non riuscirà ad andare avanti con la propria vita.
(Scusate se ci sono errori, ma ho scritto un papiro e mamma mi ha fatta pigra, quindi non ho voglia di rileggere)