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A review by melanto_mori
Nell Ruell va all'inferno by R.J. Driscoll
5.0
Io sapevo che questo romanzo mi sarebbe piaciuto semplicemente guardando la cover e leggendo la quarta. E non mi sono sbagliatə.
R.J. Driscoll ha creato una trama davvero originale, pur attingendo moltissimo dall'immaginario comune dell'organizzazione infernale e di chi la popola. Però aveva così tanti elementi diversi dentro, e così tanti riferimenti ad altre opere (a partire da Carrol), da avermi affascinatə fino alla fine.
Si parte dalla ballata, si continua con la foresta, chi la popola, le anime-uovo, la Fortuna. Minosse che spunta da una scatola a corda, la spada vorpale, le piume d'oro.
Nell è l'eroina che ci meritiamo, perché è una guerriera vera che non per forza per vincere deve diventare una principessa, che non tiene la bocca chiusa, che si gioca ogni penny che ha fino alla fine, che se si sporca le mani lo fa fino ai gomiti.
Ho adorato moltissimi dei personaggi che l'hanno accompagnata in questo viaggio o che hanno influito su ogni sua scelta. In particolare: la storia di Agnes e Maude sarà sempre la mia preferita, seguita a ruota da quella del dr. Anderson <3
Anderson, soprattutto, un personaggio caratterizzato benissimo; un esempio perfetto di genderfluidità.
Ho detestato Lady Blackwood fino all'ultimo istante e speravo morisse malissimo, ma Nell è più magnanima di me... o solo più in gamba.
Mi spiace solo di non esser riuscitə a leggere il romanzo tutto di fila come avrei voluto, ma ho dovuto interrompere e poi riprendere la lettura. Ciò non toglie che secondo me ogni romanzo in Self dovrebbe essere così: con questa cura che va dalla cover al testo, al lavoro sui personaggi, sulla scrittura sempre efficace e che mantiere lo stesso registro dall'inizio alla fine, sulla storia, su come viene affrontata, sui messaggi che ha dentro.
"Ti sto dicendo di non credere a chi ti dice che puoi essere solo una cosa, oppure un'altra. Abbraccia le contraddizioni, Cornelia: contengono la vera ricchezza del mondo."
Una delle frasi più vere di sempre. <3
R.J. Driscoll ha creato una trama davvero originale, pur attingendo moltissimo dall'immaginario comune dell'organizzazione infernale e di chi la popola. Però aveva così tanti elementi diversi dentro, e così tanti riferimenti ad altre opere (a partire da Carrol), da avermi affascinatə fino alla fine.
Si parte dalla ballata, si continua con la foresta, chi la popola, le anime-uovo, la Fortuna. Minosse che spunta da una scatola a corda, la spada vorpale, le piume d'oro.
Nell è l'eroina che ci meritiamo, perché è una guerriera vera che non per forza per vincere deve diventare una principessa, che non tiene la bocca chiusa, che si gioca ogni penny che ha fino alla fine, che se si sporca le mani lo fa fino ai gomiti.
Ho adorato moltissimi dei personaggi che l'hanno accompagnata in questo viaggio o che hanno influito su ogni sua scelta. In particolare: la storia di Agnes e Maude sarà sempre la mia preferita, seguita a ruota da quella del dr. Anderson <3
Anderson, soprattutto, un personaggio caratterizzato benissimo; un esempio perfetto di genderfluidità.
Ho detestato Lady Blackwood fino all'ultimo istante e speravo morisse malissimo, ma Nell è più magnanima di me... o solo più in gamba.
Mi spiace solo di non esser riuscitə a leggere il romanzo tutto di fila come avrei voluto, ma ho dovuto interrompere e poi riprendere la lettura. Ciò non toglie che secondo me ogni romanzo in Self dovrebbe essere così: con questa cura che va dalla cover al testo, al lavoro sui personaggi, sulla scrittura sempre efficace e che mantiere lo stesso registro dall'inizio alla fine, sulla storia, su come viene affrontata, sui messaggi che ha dentro.
"Ti sto dicendo di non credere a chi ti dice che puoi essere solo una cosa, oppure un'altra. Abbraccia le contraddizioni, Cornelia: contengono la vera ricchezza del mondo."
Una delle frasi più vere di sempre. <3