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La canzone di Achille by Madeline Miller

5.0

Il rapporto tra Achille e Patroclo è un legame molto discusso, perché c'è chi sostiene siano stati solo due uomini con un forte rapporto di amicizia e chi sostiene fossero addirittura amanti.
La scrittrice Madeline Miller ci emoziona con un bellissimo romanzo basandosi sulla seconda ondata di pensiero.


Patroclo, figlio non amato di re Menezio, è costretto giovanissimo a presentarsi a Sparta come pretendente di Elena che ha la fama di essere la donna più bella in assoluto, ma la scelta finale ricade su Menelao.
Una volta ritornato in patria, Patroclo uccide senza volerlo veramente un aristocratico e viene esiliato a Ftia sotto la protezione di re Peleo.
In un primo momento non riesce ad ambientarsi, passando inosservato da tutti. L'unica sua distrazione è il figlio di Peleo, Achille.

Tra i due nasce un forte amicizia, tanto che lo stesso Achille nomina Patroclo coem suo therapon: compagno d'armi legato a un principe da un giuramento di sangue e amore. In molti speravano ricevere questo onore, ma mai nessuno se l'era meritato.
Patroclo segue Achille alle sue lezioni di lira, canto, esplora aree che solo lui può accedere. L'unico momento in cui non possono essere insieme è durante l'allenamento, ma Patroclo ha l'onore di dormire nella stessa stanza del principe.

Patroclo sembra trovare un po' di serenità, ma non ha fatto i conti con Teti, ninfa e madre di Achille. Lei non nasconde l'odio che ha nei suoi confronti, fino ad allontanare il figlio e metterlo sotto la protezione del centauro Chirone, ma Patroclo trova lo stesso il modo di raggiungerlo.

Gli anni con Chirone lontani da Ftia passano e i due giovani diventano ragazzi, imparano tante cose sulla natura, sulla chirurgia, su loro stessi e il loro legame diventa fortissimo, tanto da dare libero sfogo anche ai sentimenti che provano l'un l'altro.

La pace è rotta dalla Guerra di Troia. Elena è stata rapita da Paride, principe di Troia. Ci sono in gioco onore, questioni politiche ed economiche. Teti cerca di nascondere Achille a Sciro, perché lei conosce il destino del figlio, ma alla sorte non si comanda e infine Achille accetta lo stesso di schierarsi con l'esercito greco guidato da Agamennone.

Per quasi dieci anni la guerra è caratterizzata da saccheggi e conquiste di terreni circostanti alla città di Troia. Achille dimostra essere il guerriero più forte del tempo sul campo di battaglia, mentre Patroclo trova la sua strada nella tenda dove curano i malati e i feriti. I due sono sempre inseparabili e continuano il loro percorso di scoperte e crescita.
Finché un giorno la frustrazione di Agamennone – sempre assetato di gloria – e l'orgoglio di Achille, fanno decidere a quest'ultimo di non partecipare più alla guerra.
E i troiani iniziano ad avere la meglio.

Achille non vuole cedere ad Agamennone, fino a quando Patroclo, spinto dalla voglia che questa guerra finisca, propone un piano. Lui vestirà i panni di Achille, perché all'esercito basta solo la sua presenza per ritrovare l'energia di combattere e i troiani scapperanno dalla paura. Così Achille non verrà meno alla sua promessa di non combattere.
E così il piano funziona, ma fino a un certo punto, perchè il destino ha in serbo per entrambi i protagonisti una fine più tragica.


"La canzone di Achille" è uno dei romanzi più emozionanti che abbia mai letto, perché qui le atrocità della Guerra di Troia sono solo di fondo, percepibili solo per pochi tratti; in primo piano ci sono i sentimenti.
Il punto di vista è quello di Patroclo che ci regala una visione completamente diversa dell'eroe più forte di quel tempo. Ce lo fa amare, ce lo fa anche detestare, eppure è sempre presente quel senso di tenerezza e compassione per entrambi.
Entrambi i personaggi crescono fisicamente e interiormente, li conosciamo che sono appena dei ragazzini e li abbandoniamo in età sempre giovane ma più adulta.
Achille e Patroclo devono destreggiarsi tra i sentimenti che sentono da loro e quello che il mondo esterno richiede. Molte volte si trovano in difficoltà ad assecondare tutto.
L'amore tra Achille e il suo compagno non ha bisogno di parole. Ogni sguardo, ogni carezza, ogni bacio, ogni sorriso ha un valore e un'importanza ben specifica.
Tutto questo scritto con uno stile di scrittura molto semplice che rende il ritmo della lettura ben spedito, tanto che risulta difficilissimo staccare gli occhi dalle pagine


È tenero, genuino, a tratti divertente, ma soprattutto gli ultimi capitoli sono una carica molto importante di sentimenti da far sciogliere anche un cuore di ghiaccio.
Il lettore lotta assieme ai protagonisti, piange la morte di Patroclo, asseconda la rabbia di Achille ed infine è consapevole che l'amore vero non può finire nemmeno con la morte.