A review by melanto_mori
Our lady of the fallen - La Palude di Ossa by Shane Crowley, Shane Crowley

5.0

VOTO: 5++
(SI'. LA DOPPIA CORONA)

Questa recensione sarà molto di "pancia" perché l'ho appena terminato e mi sento orfana (sfido chiunque, dopo quasi 800 pagine a non sentirsi "solo").
SpoilerMi sento orfana perché voglio sapere CHE SUCCEDE.
Perché i personaggi sono tutti nella situazione peggiore possibile e non so come ne usciranno.
Perché mi manca già tutta l'ambientazione, mi mancano i personaggi, e voglio vedere crepare chi deve crepare. Possibilmente MALISSIMO. Accenderò una candela per Jesus Malverde, in questo caso.

Prima di tutto, va detto che questo romanzo è scritto BENISSIMO. Lo stile è incredibilmente denso eppure mantiene una linearità che fa spavento. Non ci sono arrotolamenti su sé stessi, non ci sono momenti altalenanti. La resa (ottima) è costante dall'inizio alla fine, passeggia senza problemi tra la concretezza di gente che viene aperta come una cozza e lirismi di ciò che riguarda il sovrannaturale con estrema fluidità, ma senza far distrarre il lettore né stancarlo.
L'abilità narrativa di Shane Crowley è indubbia ed è tutta lì, basta solo leggere e scendere sempre più a fondo nel background che è una delle cose più belle di tutto il libro.
Le descrizioni dei luoghi, del viverli, dell'aria che si respira, del modo di fare delle persone, DEL SUO INCREDIBILE FOLKLORE sono bellissime. Permettono un'immersione totale del lettore all'interno della storia. Io ci sono affondata pagina dopo pagina, tant'è che andavo a dormire con la voglia di sapere cosa sarebbe accaduto, perché ogni capitolo ti lascia col sospeso di sapere cosa succederà appena voltata la pagina.

Il Folklore è il secondo punto punto di forza.
Quella spiritualità, quel realismo magico che diviene sempre più reale, più magico E PIU' BUIO poco alla volta. Si insinua in quello che comincia come un semplice thriller e poi se lo fagocita, pezzo dopo pezzo. Finisce tutto nelle fauci spalancate di Xolotl.
Fa paura? Oh, sì. Ma non riesci a farne a meno. Vuoi entrare nella laguna anche se sai che è meglio starne alla larga e la vuoi vedere con i tuoi occhi e vedere la Virgen de las Culebras, i suoi feticci, perché ogni miracolo ha un prezzo. E il suo è altissimo.
E magari speri di avere un Malverde a farti da spalla e salvachiappe al bisogno (facendoti prendere anche quei due o tre infarti, ovviamente XD).

Terzo punto, ma che secondo me si inframmezza a tutti gli altri, sono i personaggi: i personaggi, anche quelli che compaiono per due secondi, hanno uno spessore, sono chiari, distinti. I protagonisti sono a tutto tondo e sono bellissimi.
Amerete Osito #stellinadeicoyotes, Pucho, Concha, ALMA (T_T Alma), Lupe, Bianca, DIABLO (T_T), Malverde (come si può amare un dio bandito che fuma troppo e ti fa prendere dei colpi secchi)
Odierete chi dovete odiare, e gli augurerete solo il peggio possibile.
E poi Logan e Soledad. I protagonisti. Resterete incollati alla loro pelle, ci soffrirete e arrivete alla fine del volume chiedendovi: E ADESSO?!?!?!?!?
Perché, sì, questo è il primo volume e vorrei tanto avere già il secondo da poter cominciare.

E' stato come guardare una serie tv, di quelle fatte bene. La scrittura è filmina, non tralascia niente. Ed è costellata di tantissimi particolari che è impossibile che non ti facciano pensare a CHE RAZZA DI LAVORONE ci sia stato dietro. Perché c'è, si vede, LO LEGGETE. Lavorone di ricerca e documentazione, lavorone di strutturazione del romanzo, lavorone nelle scene d'azione che sono BELLISSIME (Oh, finalmente T_T potrei piangere già solo per questo). Non c'è niente lasciato al caso e anche la cosa più piccola poi state pur certi che ritorna, quindi leggete tutto con attenzione.
E' splatterino quanto basta e quanto necessita di esserlo un testo come questo (e io ADORO).

Doppia corona. Per forza. Perché chi deciderà di leggerlo e arriverà alla fine mi darà ragione.
Non lasciatevelo sfuggire.

Tambien mi corazón parece todo negro